Percorsi nella Ariostkritik della prima metà del Novecento tra Wölfflin e Croce

Diego Stefanelli

Abstract


Il contributo indaga la posizione di Ariosto nella Romanistik della prima metà del Novecento adottando due punti di vista differenti e inediti: da una parte, si analizza il volume di Theophil Spoerri Renaissance und Barock bei Ariost und Tasso (1922)[1] nel quale la tradizionale dicotomia Ariosto vsTasso veniva affrontata ricorrendo alle teorie artistiche di Heinrich Wölfflin; dall’altra, ci si interroga sul posto tenuto dal Ferrarese nella critica di Erich Auerbach, Ernst Robert Curtius e Leo Spitzer e sui loro rapporti con l’interpretazione crociana, rintracciando così alcuni punti fermi della critica ariostesca della prima metà del Novecento.

[1]Theophil Spoerri, Renaissance und Barock bei Ariost und Tasso. Versuch einer Anwendung Wölfflin’scher Kunstbetrachtung (Bern: Haupt, 1922).


Schlagworte


Ariosto, Ludovico; Tasso, Torquato; Woelfflin, Heinrich; Croce, Benedetto;Spoerri, Theophil; Auerbach, Erich; Curtius, Ernst Robert; Spitzer, Leo; Romanistik; Literaturwissenschaft; Geschichte der Romanistik

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